Giocattoli di Parole

Giocattoli di Parole

Incontro d'autore: lo scrittore Giuseppe Bordi.


L’incontro con Giuseppe Bordi raccontato dai bambini della classe III B della scuola “Marco Polo” di Bari Palese.

-          Bambini, andiamo in auditorium! E’ arrivato l’autore del libro “Gli Acchiappa Guai”, Giuseppe Bordi!- ha esclamato la maestra.
Appena siamo entrati nell’auditorium, abbiamo visto un ragazzo alto, robusto e dall’aspetto molto simpatico.
Noi bambini l’abbiamo salutato e, subito dopo, gli abbiamo rivolto alcune domande per conoscerlo meglio.
Successivamente gli abbiamo chiesto quali sono secondo lui i segreti per scrivere storie originali e divertenti.
L’autore ci ha confessato che, fin dall’età di cinque anni, il suo desiderio era quello di diventare uno scrittore, anche se non sapeva esattamente chi fosse questa figura. Tra l’altro negli anni della scuola media e della scuola superiore, il suo voto in Italiano era sempre cinque; non riusciva quasi mai a beccare la sufficienza.
All’età di ventidue anni, comunque, disse a suo padre che voleva diventare uno scrittore e così si rinchiuse nella sua cameretta per comporre un libro.
Lo scrisse in tre mesi, dopodichè invitò tutti i suoi amici a casa sua per parlarne.
- Guardate tutti, questo è il mio capolavoro! Il titolo è “Il letto da rifare”!
Dopo qualche giorno lo spedì alle case editrici. Le risposte che ricevette furono negative: il libro non era adatto alla loro collana editoriale.
Una sera, prima di andare a dormire, lo rilesse attentamente e pensò: -  Questo libro è orrendo! Così lo buttò via.
L’ispirazione del nuovo libro arrivò quando l’autore e la sua fidanzata erano in partenza per Genova. L’autore doveva partecipare ad una riunione. Era molto sudato in quanto aveva corso per riuscire a partire in orario. Durante il tragitto la sua fidanzata cominciò a dirgli che puzzava come una puzzola. In quel momento Giuseppe ebbe un’idea entusiasmante: scrivere un libro che parlasse di puzze e di tanto altro. Così cominciò a pensarci su.
Tornato a casa scrisse il libro che intitolò “Puzzolo e la discarica abusiva”, dedicandolo a suo padre.
Il successo che ottenne con la pubblicazione di questo libro fu enorme e da quel momento iniziò la sua brillante carriera di scrittore.
Questo incontro è stato molto interessante perché ho avuto la possibilità di conoscere e parlare con uno scrittore. Inoltre ho capito che per scrivere belle storie occorre essere creativi, tenaci ed anche un po’ sognatori.
Giuseppe